
Un dramma che ha segnato la cronaca nera italiana torna a far parlare di sé, a undici anni dalla morte del piccolo Loris Stival. Oggi, nel giorno in cui avrebbe compiuto 19 anni, il padre Davide ha condiviso una lettera straziante che riporta alla luce un dolore mai sopito e la memoria di un bambino tragicamente strappato alla vita.
Il 29 novembre 2014, il corpo senza vita di Loris, allora solo 8 anni e mezzo, fu rinvenuto in un canalone a Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa. Un caso che ha scosso l’intero paese e che ha portato alla condanna della madre, Veronica Panarello, accusata di aver strangolato il figlio con delle fascette di plastica. Un crimine atroce che ha lasciato una cicatrice indelebile nella memoria collettiva italiana.Davide Stival, in una lettera carica di emozione, racconta il vuoto incolmabile lasciato da Loris, esprimendo un amore infinito e un dolore che non si placa. “Oggi avresti compiuto 19 anni, solo scriverlo mi spezza il cuore”, scrive, evocando ricordi di abbracci e risate che ora non possono più essere. La lettera si conclude con un messaggio di speranza, immaginando il figlio in un cielo pieno di angeli.
Questo anniversario non è solo un momento di lutto, ma anche un richiamo a non dimenticare la tragica storia di Loris. La famiglia continua a onorare la sua memoria, mentre il paese intero si stringe attorno a loro, ricordando un bambino la cui vita è stata interrotta troppo presto.In un momento in cui il passato riemerge con forza, il messaggio di Davide è chiaro: il ricordo di Loris vive grazie all’amore e alla vicinanza di chi non ha mai smesso di pensare a lui. Un appello a tutti per unirsi in questo ricordo, perché ogni parola di affetto conta.