
Un mistero che ha tenuto in scacco Rimini per oltre un anno ha subito un drammatico cambiamento. La confessione di Manuela Bianchi, moglie del figlio della vittima Pierina Paganelli, ha riaperto il caso, rivelando dettagli inquietanti e potenzialmente incriminanti.
Pierina Paganelli è stata assassinata nel garage del suo palazzo, un omicidio che ha generato un clima di sospetti e silenzi. Ora, Manuela ha ritrattato le sue precedenti dichiarazioni, ammettendo di aver incontrato Luis da Silva, l’uomo sospettato del delitto.
Le nuove rivelazioni sono esplosive: Manuela ha affermato che da Silva le ha consigliato di mantenere il silenzio per non lasciare tracce. Questo colpo di scena ha spinto la procura a indagare su di lei per favoreggiamento, aprendo la porta a un possibile movente legato a una relazione extraconiugale.
Giuliano, il figlio di Pierina, ha dichiarato: “Se non ci fosse stata quella relazione, mia madre sarebbe ancora viva”. Le telecamere di una farmacia hanno ripreso una figura compatibile con da Silva nelle ore in cui è avvenuto l’omicidio, aggiungendo un ulteriore tassello a un quadro già complesso.
Ma non è finita qui. Quattro minuti di silenzio, registrati dalle videocamere, coincidono con l’arrivo di Manuela e il momento in cui è stato dato l’allarme per il corpo senza vita di Pierina. Durante tre giorni di interrogatori, Manuela ha confermato le accuse, anche di fronte a da Silva.
Emergono anche dettagli inquietanti su presunti riti religiosi praticati da da Silva in Senegal, suggerendo tentativi di protezione dall’indagine. Inoltre, un vecchio incidente in bicicletta che coinvolse Giuliano è ora sotto esame, sollevando ulteriori interrogativi.
Il processo contro Luis da Silva inizierà a settembre davanti alla corte d’Assise di Rimini. La credibilità della nuova versione di Manuela sarà cruciale per il prosieguo delle indagini. Dopo mesi di silenzi, le sue parole potrebbero finalmente svelare la verità dietro un omicidio che ha scosso l’intera comunità.