
Martina, quella che siamo abituati a vedere sempre impeccabile. Stavolta davanti ai microfoni appare come una madre segnata dagli eventi, lucida, finalmente pronta a raccontare tutto. E quando dice tutto intende davvero tutto. Parte dai primi segnali, da quel figlio che sembrava andare oltre le regole, oltre i limiti. Qualcosa di diverso, qualcosa che lei e Billy hanno iniziato a notare sempre più spesso. Poi arriva il punto di svolta. La diagnosi è arrivata solo 2 anni fa, ADHD, un termine che tanti preferiscono non
affrontare, ma che lei ha scelto di non nascondere più. Qui Martina inizia a dire cose che colpiscono dritto al cuore. Parla di dopamina, di comportamenti fuori controllo, di decisioni durissime che lei e Billy Cost Kurta hanno dovuto prendere per garantire la sicurezza di tutti. Oggi il figlio ha 21 anni, non scende nei particolari, ma le sue frasi bastano per capire quanto quelle scelte siano state pesanti. Scelte logoranti ma inevitabili. Quando un figlio vive un disturbo mentale o psichico, spiega lei,
non puoi ignorarlo e loro non lo hanno mai fatto, però assicura, quello che è arrivato dopo è stato ancora più sconvolgente e difficile da affrontare per tutti. La parte più inattesa arriva quando Martina inizia a parlare di sé stessa. Qui la storia diventa intima, rivela un periodo oscuro, un crollo profondo che l’ha travolta. Confessa che un anno fa è stato proprio Billy a obbligarla a chiedere aiuto, a curarsi, a tirarsi fuori da un malessere ingestibile. Dice chiaro che senza di lui forse non ne sarebbe uscita. Una
rivelazione che distrugge l’immagine perfetta della coppia e mette davanti ciò che nessuno aveva mai visto. Fragilità. Amore, lotta e una rinascita resa possibile solo attraversando il dolore più duro da accettare. Una storia che lascia senza parole che mostra questa famiglia in una luce nuova, vera, complessa, coraggiosa. E non è tutto, perché la parte finale è la più sorprendente. Martina ha annunciato che presto racconterà pubblicamente che cosa ha davvero cambiato la loro vita dopo la diagnosi del figlio.