
Dopo 14 anni di silenzio, il mistero delle gemelle Shepp, Alessia e Livia, torna a scuotere l’Italia con una rivelazione inquietante. Una lettera anonima ha suggerito che le bambine, scomparse nel febbraio 2011, possano essere vive e si trovino in Canada.
La missiva, giunta alla redazione di Chi l’ha visto, afferma che per le gemelle sarebbero stati creati passaporti falsi da un ex dipendente di una stamperia illegale. Questo documento potrebbe cambiare radicalmente la narrazione del caso, riaccendendo l’attenzione dell’opinione pubblica e delle autorità.Il presunto autore della lettera racconta di una rete specializzata che ha orchestrato la scomparsa delle bambine, assegnando loro nuove identità e utilizzando metodi professionali. L’operazione, secondo la testimonianza, sarebbe stata condotta con estrema cautela, coinvolgendo esperti e complicità istituzionali.La redazione di Chi l’ha visto ha avviato due missioni investigative: una in Canada, nelle località menzionate nella lettera, e l’altra in Puglia, per cercare collegamenti con la stamperia. Cerignola è un luogo cruciale, poiché qui si è concluso il tragico viaggio del padre delle gemelle, Mattias Shepp, che si suicidò nel 2011.Mattias, originario di Toronto, potrebbe aver scelto il Canada come rifugio per le figlie. In passato, si era parlato di un professore universitario canadese legato a traffici di documenti falsi, ma quella pista si era arenata. Oggi, però, le vecchie ipotesi vengono riconsiderate alla luce di queste nuove rivelazioni.
Le autorità canadesi non hanno trovato elementi concreti nei luoghi indicati, ma il tempo trascorso potrebbe aver cancellato ogni traccia. Secondo alcune teorie, le gemelle potrebbero essere state separate una volta arrivate in Canada, una tecnica nota nei traffici internazionali di minori.Il caso Shepp rimane aperto, ma è stato segnato da depistaggi e false piste. La domanda cruciale è: chi ha aiutato Mattias nella sua fuga e chi fa parte di questa rete invisibile che ha fatto sparire le bambine?Le autorità italiane, svizzere e canadesi, in collaborazione con Europol, stanno analizzando le nuove informazioni. La speranza è che Alessia e Livia possano ancora essere vive. In un mondo in cui migliaia di minori scompaiono ogni anno, questa lettera potrebbe rappresentare un barlume di speranza.Cosa ne pensate? È possibile che le gemelle siano sopravvissute con una nuova identità? Condividete le vostre opinioni nei commenti e mantenete viva l’attenzione su questo caso irrisolto. Ogni contributo conta.